Per scoliosi s’intende un’alterazione delle fisiologiche curve della colonna vertebrale che appare distorta in lateralità e ruotata.
Secondo i gradi della curva si avrà:
Scoliosi lieve<20°
Scoliosi moderata 20-40°
Scoliosi grave > 40°
In base alla sede le scoliosi vengono distinte in:
- cervicodorsali
- dorsali
- dorso-lombari
- lombari
In base al lato convesso della curva avremo una scoliosi destro-convessa o sinistro-convessa.
Colpisce più frequentemente il sesso femminile e si manifesta di solito durante l’età di maggior sviluppo staturale del tronco: 7-9 anni e 11-13 anni.
La causa è multifattoriale e nella maggior parte dei casi sconosciuta.
La malattia insorge ed evolve gradualmente senza dolore. La scoliosi non è dolorosa ma predispone in età adulta all’artrosi.
La diagnosi di scoliosi è essenzialmente clinica supportata da esami diagnostici (Rx).
Importante è valutare l’età, il grado di accrescimento annuo di altezza, anamnesi familiare. Le scoliosi più gravi però possono continuare a progredire lentamente determinando gravi danni anatomici e funzionali anche a carico del midollo e delle radici o nervi.
Come si tratta?
Il trattamento più efficace è sicuramente quello multidisciplinare (ortopedico, osteopatico, fisioterapico).
L’osteopatia può sicuramente intervenire attraverso la manipolazione articolare o muscolare per alleggerire e ridistribuire le tensioni sulla colonna e la muscolatura paravertebrale e migliorarne la funzionalità.
La kinesiterapia con ginnastica correttiva e con appositi esercizi. Corsetti (terapia ortopedica) e nei casi più gravi ove la terapia conservativa fallisce s’interviene chirurgicamente.